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Storia

L'origine del nome Ragusa è oscura. Di sicuro sappiamo solo che i primi che citano il suo nome furono scrittori Arabi. Ragusa, chiamata in arabo Rakùs, era una città abitata da greci Bizantini. Le sue mura erano talmente robuste da contenere con successo gli assalti degli invasori (circa 840 d.C.). Questo ci fa pensare che il nome esistesse già prima che arrivassero i Musulmani, ma non spiega la sua origine. Si ipotizza dunque che il nome "Ragusa" si sia formato dal sostantivo rogòs, granaio: un antico termine siculo forse riferito a una città ricca di cereali. Con più fantasia, il nome Ragusa può derivare da una colonizzazione dei Ragusei, cioè coloni provenienti da Ragusa di Dalmazia. La perfetta omonimia delle due città non ha altre spiegazioni, ma è un'ipotesi avventurosa.

Il nome Ibla.

Non vi sono certezze neanche riguardo all'altro nome, quello con cui oggi si chiama la parte più antica della città, cioè Ibla. Sappiamo infatti che Greci e Romani chiamavano Ibla una divinità sicula venerata in zona, ma non è scritto da nessuna parte che il nome si riferisse a un centro abitato corrispondente all'attuale Ragusa Ibla.

La fondazione di Ragusa

La città è più antica del suo nome attuale. L'archeologia, infatti, ci dice che fu fondata dai Siculi all’inizio dell’Età del bronzo, su uno sperone di roccia circondato da profonde vallate. Questo è uno schema tipico degli insediamenti Siculi negli Iblei. Le attuali città di Modica e di Scicli, infatti, e il sito di Noto Antica hanno la stessa disposizione.
Epoca Greca

A loro volta, i Greci, a partire dal settimo secolo A.C., costruirono un villaggio su un colle vicino e convissero sempre più strettamente coi Siculi. Dove oggi la ferrovia compie un anello elicoidale per guadagnare quota, i Greci fabbricavano vasi, nella vicina Ibla i Siculi producevano latticini. Gli scambi erano talmente proficui da provocare la fusione dei due gruppi etnici, come testimoniano le epigrafi conservate nel locale Museo Archeologico.

Epoche Romana, Bizantina e Musulmana

Non sembra che i Romani, arrivati con la Prima guerra punica, abbiano mutato questo assetto. Sappiamo infatti che quando arrivarono i Musulmani, nell'840 d.C., ancora dopo più di mille anni, a Ragusa si parlava greco. Non si ha notizia diretta di grandi eventi legati alla dominazione musulmana. Alcuni toponimi, di evidente origine Araba, come  Donnafugata, fanno capire che i luoghi più ricchi di acque erano evidentemente finiti in mano ai nuovi padroni.

Epoche Normanna, Sveva, Angioina, Aragonese, Castigliana e Borbonica

La conquista dei Normanni (anno 1060) fece arrivare in Sicilia molti avventurieri provenienti da tutta l'Italia. A Ragusa si insediò un folto gruppo di Cosentini, fuori dalle antiche mura cittadine. Con i Normanni nacque a Ragusa e nella vicina Modica un esperimento politico singolare, durato molti secoli, destinato a segnare positivamente la cultura della zona. Si formarono due contee dotate di larga autonomia rispetto al potere centrale e fondate su patti equi col ceto contadino. I risultati furono l'assenza del latifondo, un territorio ordinato e produttivo e una notevole stabilità politica. La Contea di Ragusa, col tempo, si fuse con la contea di Modica. Questa divenne, così, la capitale di un minuscolo Stato, corrispondente all'attuale provincia di Ragusa. La contea fu riassorbita dal regno solo nel 1816, quando I Borboni di Napoli abolirono il sistema feudale all'interno dei loro domini.

Il terremoto del 1693

Il sisma del 1693 aveva distrutto Ragusa, come tutte le altre Città della zona. Nonostante la devastazione, gli abitanti la ricostruirono subito con forme barocche che sfruttano scenograficamente l'orografia del sito. Infatti, le chiese Ragusane coronano erte salite: la Cattedrale di San Giorgio, la chiesa dell'Ecce Homo, il S.Salvatore. Altre si affollano in una vallata: Santa Maria delle Scale, Santa Maria dell'Itria, le Anime del Purgatorio. Altre, infine si affacciano in una stessa grande piazza: la cattedrale di san Giovanni e la chiesa della Badia.

testi prof M.V.

foto Carlo Giunta

 

I 18 monumenti UNESCO *
1-Palazzo Schininà di Sant’Elia oggi palazzo vescovile
2-San Giovanni Battista Cattedrale
3-Palazzo Zacco
4-Palazzo Bertini
5-Chiesa di Santa Maria delle Scale
6-Palazzo Nicastro detto “ Cancelleria”
7-Chiesa di Santa Maria dell’Itria
8-Palazzo Cosentini
9-Chiesa di San Filippo Neri
10-Chiesa parrocchiale delle Anime Sante del Purgatorio e di Ognissanti
11-Palazzo Sortino Trono
12-Chiesa di Santa Maria dei Miracoli
13-Palazzo La Rocca di Sant’Ippolito
14-San Giorgio Chiesa Madre
15-Chiesa di San Giuseppe
16-Palazzo Battaglia
17-Chiesa di San Francesco all’Immacolata
18-Chiesa di Santa Maria del Gesù
* i primi 5 si trovano nella parte alta di Ragusa gli altri 13 a Ibla

Provincia
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