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Location
  • Teatro Greco di Siracusa, Viale Paradiso, Siracusa, Syracuse 96100, IT

Descrizione

Biglietto ingresso al Parco Archeologico

INTERO € 10,00

RIDOTTO € 5,00 (18/25 anni),

GRATUITO under 18, docenti, studenti di facoltà umanistiche.

Biglietto cumulativo Parco Archeologico + un Museo a scelta tra Paolo Orsi o Galleria Palazzo Bellomo

INTERO € 13,50

RIDOTTO € 7,00

GRATUITO under 18

Storia

Il Teatro Greco rappresenta il maggiore esempio dell’architettura teatrale dell’occidente greco. Ha la particolarità di essere quasi interamente scavato nella roccia.
Oltre che per le rappresentazioni, così com’era costume per gli antichi greci, il teatro veniva usato per le assemblee popolari.
Dopo essere stato adattato in epoca imperiale ai giochi circensi, il teatro cadde in abbandono. Nel XVI secolo, così come gli altri monumenti classici, fu depredato dalle maestranze spagnole di Carlo V che usarono la buona pietra già tagliata per erigere le fortificazioni di Ortigia. Altri guasti vennero dai mulini che erano stati impiantati nella cavea.
Gli scavi, iniziati alla fine del Settecento e protrattisi per tutto il secolo successivo sono stati completati solo nella metà del Novecento.
Pur nella diversità, anche sostanziale, di opinioni degli studiosi sulla genesi del monumento, è generalmente accettato che la forma attuale risalirebbe all’opera di ristrutturazione degli anni 238 – 215 a.C. sotto il regno di Ierone II.
Il teatro si compone di tre parti: koilon (o càvea), orchestra e scena.
Koilon: ha forma semicircolare e con il diametro di oltre 138 metri; i 67 ordini di gradini sono divisi in nove settori (cunei) da otto scalette di servizio. Un lungo corridoio attraversa la cavea nel senso della larghezza: è il diàzoma nella cui faccia superiore vi erano incisi i nomi delle divinità o dei regnanti a cui era dedicato il cuneo. Ancor oggi si leggono i nomi della regina Filistide, di Nereide (rispettivamente la moglie e la nuora di Ierone II). La parte superiore della cavea è priva di blocchi lì originariamente collocati a causa dell'assenza del banco roccioso e successivamente asportati nel XVI secolo sotto il regno di Carlo V.
Orchestra: è lo spazio semicircolare ai piedi della càvea dove danzavano i cori. Il piano dell'orchestra è delimitato da solchi che circoscrivono uno spazio trapezoidale; nel loro complesso essi sono stati interpretati tanto come canali di scolo delle acque (eurìpi) tanto come le tracce dell'antico teatro che in origine aveva quell'aspetto.
Scena: è la vasta spianata dove sorgeva l'edificio scenico, delimitata ai lati da due imponenti piloni. Essa si presenta più volte scavata sia perché vi trovavano alloggiamento gli elementi verticali dell'edificio scenico greco sia perché nel corso dei secoli è stata più volte manomessa per essere adattata alle diverse esigenze di allestimento sceniche, non ultimi i ludi gladiatori.
La parte superiore del teatro era cinta da un ampio portico coperto. La parete rocciosa sovrastante, così come anche altre parti del Colle, è interamente costellata di incavi quadrangolari (naiskoi) destinati ad accogliere i quadretti (pinakes) con immagini votive di divinità o di defunti eroizzati (in qualche modo paragonabili ai nostri Santi). In essa, al centro e in asse con il teatro si apre un'ampia grotta dalla quale scaturisce dell'acqua proveniente dall'acquedotto greco. In questa grotta - ninfeo è possibile riconoscere il Mouseion, ossia la sede della corporazione degli artisti.
Dal lato occidentale della terrazza si accede alla strada superiore d'accesso al teatro (nella quale sono profondamente segnate le carraie); lungo le sue pareti sono stati scavati ipogei funerari bizantini  e dai quali trae il nome di "Via dei Sepolcri".

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  • 15 October 2024 13:22 local time

Contatti
  • http://www.comune.siracusa.it/index.php/it/itinerari-turistici-a-siracusa/297-itinerario-archeologico/teatro-greco
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