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Descrizione

Il Parco Archeologico di Camarina si trova a 2 km da Scoglitti in Provincia di Ragusa ed è delimitato a Nord Ovest dalla foce del Fiume Ippari.

Camarina venne fondata dai Siracusani sul promontorio delimitato dal Fiume Ippari e Oanis (l'odierno Rifriscolaro) agli inizi del VI secolo A.C.

Scopo del nuovo insediamento era quello di creare un'approdo lungo l'importante rotta Africana e frenare l'espansione verso Sud di Gela che, appena 18 anni dopo, nel 580 A.C., poco più a settendrione fonderà Akragas, l'odierna Agrigento. Divenuta rapidamente florido centro agricolo e riferimento per i traffici commerciali, anche dei Siculi dell'entroterra Ibleo, la Colonia entrò presto in conflitto con la Città Madre.

Sconfitta nel 552 A.C. presso il fiume Irminio, la popolazione Camarinense, secondo le fonti, venne esiliata. Più tardi nel corso del V Secolo (492-461 A.C.) Camarina rifondata da Gela riacquistò floridità e prestigio tali da annettere sotto il proprio controllo il lontano territorio di Morgantina (424 A.C.) grazie all'alleanza con Atene in funzione antisiracusana durante la guerra del Peloponneso.

Dopo essere stata sottoposta tra il 405 e 393 A.C. al dominio Punico, Camarina forte dei suoi 25000 abitanti visse un'altro momento di particolare prosperità alla fine del IV secolo A.C. sotto Timoleone, raggiungendo la massima espansione urbanistica.

A partire dal III secolo A.C. , tuttavia, conquistata prima dai Mamertini nel 275 A.C. , poi dai Romani nel 258 A.C. la Città cominciò a decadere. Fortemente ridotta nelle Sue dimensioni, sopravvisse fino all'età Augustea, quando venne sostituita in età Imperiale dalla vicina Caucana come porto di collegamento con Malta ed il Nord Africa. L'acropoli comunque non conobbe abbandoni. Se la presenza umana nel sito in età Arabo-Normanna è testimoniata da rinvenimenti ceramici e numismatici, verosimilmente già in età Bizantina i resti del Tempio della divinità a tutela della Città, Athena circondati da sepolture, vennero inglobati nella chiesa dedicata alla Madonna di Cammarana riprodotta da J.P. Houel alla fine del 700.

L'edificio Cristiano ricolmo di ex voto di quanti riuscivano a sfuggire alla furia delle tempeste a cui la Baia è di frequente sottoposta, fu distrutto da un incendio nel 1837.

Quanto sopravvissuto del Tempio, sottoposto a continue spoliazioni, fu infine riutilizzato, a partire dalla seconda metà dell'Ottocento, per la costruzione del baglio adibito alla produzione vitivinicola che oggi ospita il Museo. Lunga vita conosce anche il Porto-Canale, realizzato già in età Greca, con importanti interventi di adattamento alla foce dell'Ippari e con l'utilizzo del Lago-Palude, dimora della ninfa Camarina, alimentato dallo stesso Fiume in prossimità dello sbocco.

Fulcro di importanti traffici commerciali fino all'età Romana. alimentati dalla locale produzione di Vino, il Mesopotatium, particolarmente apprezzato nell'antichità, il Porto a partire del Trecento fu usato come caricatore di grano e munito di una torre di avvistamento a protezione dalle frequenti incursioni dei Pirati (le fonti riferiscono del duro attacco inferto dal Pirata Allucciali) che, nota come Papalloso, crollò solo nel 1915.

Il Museo

Oggi il Sito ospita il Museo, al cui interno sono inglobati i resti del Tempio di Athena, ben 12 sale espositive, dove si può ammirare una ricca esposizione di reperti risalenti al periodo della fondazione di Kamarina, Monete di epoca Greca e Romane, l'Esclusiva collezione di Vasi del periodo Ellenistico e Romano, Anfore di cui alcune le uniche al Mondo, che testimoniano il fiorente transito di merci in questo tratto di costa, Ancore in pietra, in Bronzo e tutta una serie di reperti rarissimi.

Come arrivare

Da Ragusa proseguire a circa 2 Km. da Scoglitti percorrere la S.P. 102  per  Santa Croce Camerina

Tipo di monumento
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