Monreale

La Città fu fondata dall'Imperatore Normanno Guglielmo I nel 1200 che la scelse come dimora nei brevi momenti di svago per la vicinanza con Palermo e per la posizione panoramica. L'imperatore, diede il via alla costruzione del Tempio, la Cattredale, il Palazzo Arcivescovile,  le abitazioni, le strade e li cinse con un ampia fortificazione. Fu per ferma volontà dell'imperatore Normanno che la congregazione Religiosa divenne un potente Arcivescovado, dotato della facoltà di imposizione del suo potere giurisdizionale ai nobili e ai feudatari del territorio, per conto del Regno. La Chiesa accrebbe la propria ricchezza e il dominio in Sicilia Occidentale al punto di arrivare a possedere oltre 50 feudi e poter nominare numerosi Arcivescovi e Cardinali, fino a tempi recenti. L'opera più ricca di Monreale è il Duomo, che come tutta l'architettura Normanna adotta uno stile che è la fusione armoniosa tra Barocco Arabo e Bizantino, realizzata con l'ausilio dei migliori artisti e capimastri dell'epoca provenienti dall'Europa, Africa e Oriente. Annotiamo le porte in bronzo di cui quella principale di Bonanno Pisano, composta da quaranta pannelli con scene Bibliche.

L'interno della chiesa è rivestito con Mosaici realizzati con lamine in Oro della superficie complessiva di oltre 7000 Mq , che racconta la storia del Cristianesimo, prima della nascita di Cristo, della sua vita, della morte e risurrezione.

Il chiostro appartenente al complesso dell’abbazia benedettina di S. Maria la Nuova, fondata nel 1174 per volere del re normanno Guglielmo II, funge da perno di tutto il complesso abbaziale che si sviluppa intorno ad esso. Di forma quadrata, è ritmato da arcate ogivali su colonnine binate, tetrastili ai quattro angoli, variamente decorate a mosaico, a “chevron” o con motivi fitomorfici tardo-classici.

Analogamente, ricca e varia è la decorazione dei capitelli dove si ritrovano temi legati all’iconografia religiosa, Vecchio e Nuovo Testamento, animali tratti dal bestiario medievale e della tradizione mediorientale a motivi fitomorfici.

Il chiostro conserva nel suo interno le 228 colonnine gemine, ognuna delle quali presenta decori differenti, sono sormontate da elaboratissimi capitelli che sostengono archi d'ispirazione araba.

testi: Assessorato dei beni Culturali della Regione Sicilia